Quali sono i sintomi più comuni del Long COVID?

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Quali sono i sintomi più comuni del Long COVID?

I sintomi del Long COVID possono essere molto diversi e, in adulti, giovani e bambini si possono manifestare sintomi che possono essere occasionali o variabili nel tempo.

 

Tra i sintomi più comuni ci sono estrema spossatezza o astenia, problemi di memoria o concentrazione, respiro affannoso, dolori muscolari o articolari, alterazioni dell'olfatto e del gusto, peggioramento dei sintomi dopo uno sforzo o l'esercizio fisico, disturbi del sonno, mal di testa, vertigini dopo che ci si è seduti o alzati in piedi, eruzioni cutanee e altro.

 

Esaminiamo più nel dettaglio alcuni dei sintomi più comuni.  

Astenia 

Astenia è il termine usato per descrivere un'estrema spossatezza. Non è come la stanchezza che si prova dopo una giornata intensa, perché l'astenia spesso non è causata dall'aver fatto troppe attività o sforzi, e potrebbe non migliorare con il regolare sonno o riposo. L'astenia può dare la sensazione di avere le batterie scariche o di essere trattenuti da una corda invisibile. L'astenia può rendere difficile muoversi o pensare, limitare la capacità di partecipare alla vita sociale e comunitaria e influire negativamente sullo studio o il lavoro. 

Disturbi cognitivi 

Disturbi cognitivi è un termine utilizzato per indicare le alterazioni o la difficoltà delle funzioni cognitive, come per esempio la memoria e la concentrazione. Si può avere l'impressione che i pensieri siano diventati più lenti o confusi. Può capitare di perdere le parole o l'attenzione, di avere difficoltà a compiere più attività nello stesso tempo, di avere problemi di memoria o sentirsi sovraccaricati dagli stimoli sensoriali. La sensazione può essere simile a quella di un pesante jet-lag o di un risveglio inaspettato alle 2 del mattino, ma con il Long COVID ciò avviene molto spesso o capita dopo uno sforzo minimo. Per questo motivo svolgere attività quotidiane come parlare, leggere o scrivere può diventare difficile o a volte impossibile. 

 

Il peggioramento dei sintomi dopo uno sforzo

Il peggioramento dei sintomi dopo uno sforzo, noto anche come malessere post-sforzo, è il termine usato per descrivere l'aumento dell'intensità dei sintomi a seguito di attività come pensare, muoversi, socializzare o dopo attività che in precedenza risultavano del tutto tollerabili. In genere i sintomi peggiorano da 12 a 48 ore dopo l'attività e possono essere seguiti da un ritorno alla normalità insolitamente lento, che può richiedere giorni, settimane o addirittura mesi, e a volte può esserci una ricaduta. Dopo lo sforzo il peggioramento dei sintomi coinvolge ogni parte del corpo, è difficile da prevedere o da gestire e spesso richiede il riposo assoluto a letto prima di una ripresa totale o parziale.  Molte persone non riconoscono il peggioramento dei sintomi post-sforzo, poiché si tratta di una manifestazione spesso ritardata e imprevedibile oltre a essere invisibile per gli altri.

Intolleranza posturale ortostatica 

L’intolleranza posturale ortostatica è una sensazione di malessere che si manifesta dopo essersi seduti o alzati in piedi. Tale malessere è caratterizzato da diversi sintomi: sensazione di stordimento, vertigini, svenimento, malessere o una rapida e fastidiosa accelerazione della frequenza cardiaca quando si sta in piedi. I sintomi possono comparire quando si sta in piedi fermi per alcuni minuti, ci si piega in avanti o si sta seduti su una sedia con i piedi per terra.Oppure si potrebbe notare che si lavora meglio su un computer portatile o su un tablet da seduti o da sdraiati. I sintomi possono anche peggiorare durante una doccia o un bagno caldo, dopo un pasto abbondante o in prossimità del ciclo mestruale.  

Anche se forse non comprendiamo ancora appieno la natura e le cause di tutti questi sintomi, sappiamo che esistono e che causano una disabilità episodica tra le persone che vivono con il Long COVID. 

 

Nel prossimo video parleremo della natura episodica o fluttuante del Long COVID.

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